Alberico su XL Online


Una lunga e articolata segnalazione per Alberico sul portale di XL. Grazie ad Emanuela del Frate:
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Le prime dieci pagine del libro che è valso al cofondatore di “Lamette Comics” il Premio per il Miglior Disegnatore al Treviso Comic Book Festival. E quattro chiacchiere con l’autore, candidato anche BestArt Vinyl Italia per la cover dello split “Spaccamonti/Pilia”
di Emanuela Del Frate - 25 novembre 2013

Chi ama frequentare , anche solo accidentalmente, a frequentare luoghi legati al fumetto underground, non può non conoscere Rocco Lombardi. Legato da sempre alla cultura e al movimento punk, il suo tratto è stato ospitato da storiche riviste comeKerosene, Stripburger, Frigidaire, Inguine Mah!gazine, Ruggine. E ne ha fondata una, insieme al compagno d’avventure, Simone Lucciola (che firma l’illustrazione della rubrica Dark Side pubblicata su XL di novembre), altrettanto storica e altrettanto imprescindibile come Lamette. Ovvero, «la comic – production più rozza d’Italia sul punk e sulla cultura autodistruttiva degli sporchi giovani», come la presentano i due autori. Una rivista che è anche una webzine e un marchio con cui hanno realizzato numerose autoproduzioni. Dalle antologie, praticamente sold out, Guida illustrata al frastuono più atroce Vol. 1 e Vol.2 a Interrior di Akab, passando per la collana Fuori vena. Writer, illustratore, autore di cover per album, decoratore, alla ricerca di un «futuro bucolico» mentre si procura «un’ulcera tra i miasmi della civiltà», Rocco Lombardi è soprattutto un disegnatore e fumettista. Per lui una raccolta, L’albero sfregiato, due storie lunghe, un albo illustrato Non senza mano cattiva, il racconto lungo Annetta, un romanzoCampana dedicato al visionario poeta Dino Campana e scritto a quattro mani con il “solito” Simone Lucciola, prima di Alberico. «Un “silent book”, immagini come i graffiti preistorici, “parlano” egregiamente senza parole», come ci dice l’autore, «È quello che so fare meglio: disegnare». E la devono pensare allo stesso modo anche dalle parti delTreviso Comic Book Festival dove, grazie proprio ad Alberico, Rocco si è appena aggiudicato il Premio come Miglior Disegnatore Italiano.
Merito anche della particolare tecnica realizzata, dopo già spertimenta in Campana, da Rocco «La tecnica è quella dello scratchboard», ci racconta «i supporti però li preparo da me. Lavoro su un fondo nero dove graffio con un taglierino per far venire fuori il bianco, la luce, il contrario di quello che si fa di solito partendo dal foglio bianco». Una tecnica particolare che fa emergere ancor più forte la storia creata da Rocco Lombardi che ce la racconta così: «Alberico è il custode di un gigantesco leccio, l’unica pianta rimasta nella città pianeta. Sull’albero vive tutta la fauna che non trova più spazio sulla terra. Alberico è l’unico umano che vive sul grande vegetale, passa il suo tempo spazzando i rami, parlando con gli animali: ascolta i loro umori e i loro presagi, fino a quando questi ultimi sentono che è il momento di andare via. Alberico resta e come un picchio comincia a battere su i rami del leccio, il suo è un monito agli abitanti della città che rimarrà inascoltato». Una storia dal risvolto non solo animalista, tema su cui Rocco Lombardi, si è già soffermato in lavori come Annetta. «Il respiro è più largo, si parla di pianeta terra, di terrestri: umani e non. In primo piano è il nostro rapporto con ciò che ci ha generato e la non volontà di ascoltare dei segnali chiarissimi. Credo – continua l’autore – che Albericosia la summa dei significati che sottendono gli altri lavori. La visione di un unico albero che resta sulla terra e il dovere-necessità di riscoprirlo e difenderlo simboleggia la riflessione e la resistenza sulla tecnologia che ha radicalmente sconvolto il nostro essere umani». Come è già
accaduto per Campana, Rocco Lombardi ha scelto di pubblicare con le edizioniGIUDA, «per il rapporto di stima, amicizia e collaborazione che ci lega ormai da anni». Perché come ci ricorda, la casa editrice «coincide con Mirada, associazione culturale di Ravenna che promuove il disegno come mezzo d’indagine del reale». E che realizza ilKomikazen, festival del fumetto di realtà a cui, anche quest’anno, ha partecipato l’autore di Alberico, tra gli ospiti fissi della rassegna. Insieme a Mirada, Rocco Lombardi è sbarcato anche al MEI di Faenza dove ha tenuto un workshop itinerante con Andrea Zolie Marina Girardi con cui condivide anche un altro progetto, Nomadisegni. «Sono laboratori di fumetto e disegno fatti in bici e passeggiando nei boschi, con spettacoli della Cantastoriessa, dove andiamo alla ricerca e alla scoperta di realtà resistenti fuori dalle città e dai percorsi del turismo invasivo. Attraversiamo borghi, paesi ed esperienze di vita che ristabiliscono il contatto con la natura».
Tra nuovi lavori, worskshop, festival e progetti itineranti, Rocco Lombardi non dimentica, però la sua passione per la musica e continua a realizzare artwork e cover per album, come quella per Anaemic dei Blood ’77 di Simone Lucciola. E quella per lo split traPaolo Spaccamonti e Stefano Pilia, candidata al BestArt Vinyl Italia di quest’anno. «Quando ho ascoltato il disco ho avuto una visione immediata: tutti gli elementi naturali che si accordano armoniosamente», ci racconta Rocco. «L’ho realizzata per i ragazzi dellaBrigadisco Records», ci racconta. «Sono amici di lunga data con cui collaboro per diversi progetti. La loro attività muove dal punk ma esplora altri territori, come testimonia i festival Muviments festival che ogni anno si tiene ad Itri, in provincia di Latina». Mentre è al lavoro, su di un testo non suo, per un libro in arrivo a inizio del prossimo anno e alle prese con un altro progetto che segue da anni e su cui mantiene l’assoluto riserbo, Rocco Lombardi continua a sperimentare nuove tecniche, come la xilografia. «Ho voglia di disegnare su grandi muri», confida «e scoprire sempre nuove tane dove ritrovarmi più spesso».

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