Psycho Delicatessen


Bafefit parla della sua arte come di “suicide realism”. Le sue creature nere di china, oscure e tristi, sembrano uscir fuori dai meandri di buie paure infantili e perciò assolute. Ma i mostri di Bafefit sono molto meno pericolosi e orrifici di quanto possano apparire a prima vista: più che morte, racchiudono sensibile umanità. L’aspetto onirico di queste creature degli incubi è perfettamente reso da una tecnica che, rifiutando in toto l’uso del digitale, abbraccia un chiaroscuro molto contrastato realizzato da un nerissimo inchiostro su carta, meglio ancora se vecchia carta dell’800, rimessa a nuovo per l’occasione.

Chi è Bafefit?


Raffaele Iodice, in arte Bafefit, nasce nel Salento, per sua stessa definizione “terra troppo calda”. Sarà forse il calore, la carenza di alberi di alto fusto, il sole a picco, ma le sua opere sono popolate di demoni meridiani. Come nel saggio di Callois le oscure presenze si nascondono nelle ombre, la loro esistenza è messa a nudo dalla luce diretta del sole. Azzannatori, mostri pericolosi, pronti a saltarti addosso alla minima distrazione, eppure terribilmente fragili come i tratti di china con i quali sono, in genere, costruiti. Non è un caso che l’artista, a proposito dei suoi personaggi, li abbia definiti “una zolletta di zucchero sotto un temporale”.

ISBN : 978-88-897980-18-6
Pagine : 48
Pubblicazione : Luglio 2014
Formato : 14,8 cm x 21 cm Brossura
8,00 €

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