Finestre sull’Occidente


Nella Mosca dei giorni della Perestrojka, Ilia, Sergei, Boris e Larissa si riuniscono intorno ad un pasto ed una bottiglia di vodka per raccontarsi storie. Prende così vita un decameron moscovita: mentre fuori imperversa la tempesta di un mondo che va in pezzi, i quattro protagonisti si proteggono con la narrazione e l’ironia dei racconti. Si ricrea ogni volta un mondo che si sviluppa in una tormentata nostalgia dove le immagini diventano simboli e il tratto di Raùl trova carne per la sua traccia, trattando ogni capitolo con tecniche originali che sorprendono per audacia e bellezza.

Le voci dei narratori si susseguono nella notte. Si racconta: perché siamo diventati cristiani? E poi con un salto che dimentica consapevolmente vari secoli ecco una storia di amore, poesia e calcolo differenziale. E per non affogare nel melodramma, una storiella, di quelle sovietiche. Quelle che fanno ridere fino alle lacrime. E poi? Poi arriva Napoleone, virtuoso e manierista nella linea. Cavalli barocchi. Animali che ci guardano negli occhi. Dopo il silenzio di Napoleone rimane Larissa, l’unica donna, l’armena di minoranza. ‘Racconta una storia’. E la storia diventa una storia che potrebbe essere popolare, con i tratti della fiaba, con la morte che ci ripensa. Mentre fuori dalle finestre il mondo è distratto da altro, da nuovi slogan, da nuove armi.

Felipe Hernandez Cava, Nato a Madrid nel 1953. Studia storia dell’arte e all’inizio degli anni ‘70 fonda con Saturio Alonso e Pedro Arjona il gruppo EL CUBRI, che in dieci anni di attività si distingue per l’impegno politico e le ricerche sul linguaggio ironico e del fumetto. Sviluppa il lavoro di sceneggiatore di fumetti soprattutto con i disegnatori Federico del Barrio (La Macchina perversa, 1996) e Raùl, collaborando con una ventina di disegnatori di diverse generazioni tra cui Pizarro, Salinas, Usero, Luis García, Marika, Cánovas, Enrique Breccia, Juan Giménez, Víctor de la Fuente, Asun Bazola, Castells, Brocal, LPO e Laura Perez. È stato direttore artistico della rivista Madriz e co-direttore di Medios Revueltos, e ha curato numerose mostre. Negli ultimi anni si è dedicato al lavoro di sceneggiatore per la televisione e di critico d’arte.

Raùl Nato a Madrid nel 1960. Ha cominciato a collaborare giovanissimo come disegnatore con il quotidiano El Pais. Di spirito eclettico e versatile in tutte le tecniche del disegno e delle arti plastiche, ha sperimentato le più svariate forme di espressione artistica. Come fumettista ha realizzato numerose storie brevi per le riviste Madriz, Medios Revueltos, El Cairo, Le Cheval sans Tete. I libri più importanti sono senza dubbio quelli realizzati in collaborazione con lo sceneggiatore Felipe H. Cava: la graphic novel Berlin 1931 è stata tradotta con successo in francese e tedesco. Al momento collabora con i quotidiani La Razón e La Vanguardia. Vive e lavora a Madrid.

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